Dilettanti “professionali” allo sbaraglio

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di Francesco Di Preta – Per fare politica sembra a volte che le capacità siano diventate una colpa e l’inesperienza un valore aggiunto a differenza del mercato del lavoro che ricerca figure sempre più formate. E così i Consigli Comunali, le Assemblee Regionali e il Parlamento diventano un ritrovo di improvvisati. Un tempo le classi dirigenti venivano selezionate in base alle competenze, oggi grazie a succube militanza e dati anagrafici. Ma a pagare il prezzo siamo tutti noi, ma noi elettori non siamo esenti da colpe perché li votiamo.

La tendenza di criticare i politici di professione sta regalando il potere alle persone impreparate, questa funesta moda è iniziata da mani pulite proseguita con la rottamazione ed è arrivata al suo culmine con uno vale uno del Movimento 5 Stelle – di conseguenza la politica mediocre cerca di darsi un volto presentabile candidando giovani – la cosa non è negativa tutt’altro i giovani sono una risorsa fondamentale ma devono essere persone preparate e non possono avere come unica skill l’età e quando sono persone preparata danno un enorme impulso alla politica.


ln conclusione bisogna però osservare che le colpe non sono unicamente dei partiti e della classe politica e di una certa mediocre informazione – la responsabilità principale e degli elettori che purtroppo in parte sono assolutamente impreparati, per eleggere persone competenti di qualsiasi idea o pensiero politico servono – elettori formati ed informati, se il dibattito politico deve ancora avere un ruolo fondamentale nella nostra società allora rendiamo informati e consapevoli gli elettori.

Redazione

La Redazione - L’Epistocratico è il periodico dell’associazione Epistocrazia, che nasce a Milano nel 2019.
I soci fondatori, cittadini, liberi professionisti, hanno sentito la necessità di riportare al centro del dibattito, come requisiti base per una società ben governata ed eletta in modo consapevole, la competenza e la conoscenza.

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