“L’America è prigioniera degli ultras”

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di Giuseppe Bellissimo – La destituzione di Kevin McCarthy rappresenta un momento di svolta nella politica americana. Indipendentemente dalle opinioni politiche personali, è innegabile che questo evento avrà un impatto significativo sul futuro del Partito Repubblicano, sulla direzione della politica statunitense e indirettamente anche sulle democrazie di stampo occidentale.

Il mondo politico rimane in attesa per vedere quali saranno le conseguenze di questa decisione.
Questa situazione, la prima da quando esistono gli Stati Uniti, è figlia di un processo ormai divenuto ingovernabile, ovvero l’accentuata polarizzazione della politica.

Otto senatori, hooligan di Trump, non si sono fermati davanti al rischio di shutdown, davanti al rischio che corrono le istituzioni americane, davanti al rischio di pregiudicare gli interessi geopolitici e soprattutto davanti al rischio di spaccare sempre più l’opinione pubblica statunitense, che ormai da anni è sempre più divisa.

Otto tifosi che non pensano al bene comune ma solo a consolidare il proprio consenso, ad avvalorare le proprie testi con continue giravolte e prese di posizione sempre più estreme.


Non possiamo più permetterci di essere governati da tifosi, questo mondo ha bisogno di serietà per non cadere nel baratro.


Come detto da Mario Calabresi nell’intervista al podcast Globally “L’America è prigioniera degli ultras”
Meno tifosi! Più Epistocrazia!

Giuseppe Bellissimo

Sales manager in ambito assicurativo. Assessore del comune di Oleggio con delega al bilancio e agricoltura. Appassionato di filosofia, storia e politica. Libro preferito “il maestro e margherita”. Ho due cani e due gatti

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