Scopri la differenza tra il presidenzialismo all’italiana e quello del Montenegro

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di Luigi Negri – La stampa italiana, nella pagina degli “Esteri”, si è molto occupata nei giorni scorsi delle elezioni che si sono tenute in Finlandia e, un po’ meno, di quelle bulgare. Riguardo invece il ballottaggio per l’elezione del Presidente del Montenegro poco o niente. Peccato perché proprio da lì è partito un segnale politico di grande importanza: l’affermazione di un candidato epistocratico.

Jakov Milatovic  ha infatti ottenuto il 60% dei consensi sconfiggendo Milo Djukanovic, il politico più influente in Montenegro degli ultimi 30 anni, al potere ininterrottamente per quasi trent’anni, sette volte come capo del governo e due volte in qualità di presidente della Repubblica, fermo al 40%.

Perché epistocratico lo dice il suo curriculum: Milatović (36 anni!) nasce a Titograd, l’attuale Podgorica, nel 1986. Laureato presso la Facoltà di Economia dell’Università del Montenegro è stato uno studente modello della sua generazione. Ha vinto numerosi premi nazionali e borse di studio all’estero.

Come borsista del governo americano, ha soggiornato presso l’Università dello Stato Federale dell’Illinois, come borsista del governo austriaco presso l’Università di Vienna e come borsista della Commissione Europea presso l’Università di Roma. Ha completato i suoi studi di master nel campo dell’economia presso l’Università di Oxford come beneficiario di una borsa di studio del governo britannico.

Ha lavorato presso NLB Bank, Deutsche Bank.  A 28 anni è divenuto membro del gruppo analisi economica e politica della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e, pochi anni dopo, nel 2019, promosso economista principale per i paesi dell’Unione Europea. Ha maturato altre esperienze e formazione presso la German Konrad Adenauer Foundation, la London School of Economics, l’Università di Pechino e la Leadership Academy della Stanford University.

Ha ricoperto la carica di ministro dello Sviluppo Economico nel governo del Montenegro da dicembre 2020 ad aprile 2022. Parla fluentemente inglese, tedesco, italiano e spagnolo.

Da epistocratici che si battono per il primato della competenza non possiamo che gioire e complimentarci con l’elettorato montenegrino; ci sorge però un dubbio dal momento che anche in Italia si parla di elezione diretta del Presidente della Repubblica, siamo sicuri che l’elettorato nostrano tra un candidato preparato e un demagogo politico d’accatto sceglierebbe il primo?

Immagine dal profilo fb di Jacov Milatovic

Luigi Negri

Architetto e antiquario, profondo conoscitore della porcellana europea del 18º e 19º secolo. Sin da giovane manifesta particolare interesse per la politica, che affianca alla propria attività professionale, all’insegnamento e alla conduzione di trasmissioni radiofoniche di informazione e di approfondimento.
È stato deputato nella XI-XII e XIII Legislatura.
Fondatore dell’associazione “Epistocrazia”.

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