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TRASPARENZA EPISTOCRATICA IN UNA PROPOSTA DI LEGGE DA SEGUIRE E SOSTENERE

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di Luca Cappellini – Durante la campagna elettorale per le ultime elezioni politiche abbiamo forse raggiunto l’apice più alto delle promesse fatte e non realizzabili dalle varie forze politiche. Chi più chi meno, tutti hanno avuto la comune tentazione di promettere senza spiegare quali coperture potessero avere le proposte del proprio programma, quali costi e con quanto deficit. Il risultato finale? Oltre il 96% delle promesse dei principali partiti era senza copertura economica (dato calcolato da Pagella Politica).


Il 14 febbraio il senatore Cottarelli con altri 4 firmatari del Partito Democratico ha presentato un disegno di legge che propone una maggior trasparenza nella presentazione dei programmi elettorali e dovrebbe limitare le tante promesse che convincono con l’inganno l’elettore a mettere la X sul proprio simbolo. Promesse non mantenute con la solita frase di rito dopo aver vinto nelle urne: “mancano al momento le coperture”.


Il disegno di legge ha avuto poca o nulla risonanza mediatica. Su qualche giornale è stato riportato in qualche trafiletto nelle pagine a doppia cifra. Leggendo solo il titolo del disegno di legge “Misure per la trasparenza dei programmi elettorali dei partiti” sul nostro giornale “l’Epistocratico” questa notizia può trovare spazio solo in prima pagina.


Con questa proposta si vuole rendere maggiormente credibile la politica permettendo agli elettori una più facile analisi di quanto possa costare un programma elettorale e di conseguenza aumentare l’affluenza al voto, diminuendo la distanza tra un elettore oggi impreparato e deluso e i partiti che hanno perso nel tempo credibilità.


Il testo prevede che nel momento della presentazione del simbolo e dei programmi, i partiti alleghino i numeri relativi alle promesse, con relativi calcoli e tabelle che dimostrino costi e coperture che verranno certificate dall’ufficio parlamentare di bilancio. I costi potranno anche non avere coperture ed essere in deficit ma questo dovrà essere ben evidenziato per l’elettore. All’atto delle presentazione si dovrà anche dare una previsione dell’andamento del debito pubblico e la stima preventivata per il prodotto interno lordo. L’ufficio parlamentare di bilancio dovrà pubblicare, secondo il disegno di legge, un resoconto sulla correttezza dei calcoli entro 21 giorni dalle elezioni.


La buona notizia è che una buona proposta è stata lanciata, in maniera epistocratica e da una persona che di economia e bilanci dello stato ha dimostrato nel tempo competenza e preparazione. Ma Cottarelli ci dà anche una brutta notizia, secondo lui le principali forze politiche faranno di tutto per non portare avanti il disegno di legge, e nel processo di discussione alla Camera e al Senato si cercherà di affossare e non sostenere una legge che renderebbe molto più difficile se non impossibile urlare facili slogan che oggi portano a grandissimi consensi in quella parte dell’elettorato poco preparato.


Guardando il numero di proposte di legge approvate nella precedente legislatura iniziata nel marzo 2018 e terminata ad ottobre 2022 possiamo renderci conto che su 5500 proposte ne sono state approvate in legge solo 62, appena l’1,1%. L’approvazione della proposta per rendere trasparente la politica risulta quindi difficile e avrà un percorso tortuoso. Ma oltre che essere positivi siamo anche epistocratici e seguiremo con molta attenzione il processo approvativo, sostenendo con tutto il nostro impegno questo disegno di legge che potrebbe obbligare la politica a seguire la strada dell’epistocrazia. Rimanete sintonizzati.

Foto di Mathieu Stern 

Luca Cappellini

Warehouse Stock Manager in azienda leader delle Grande Distribuzione Organizzata. Bibliomane appassionato e quando i quattro figli lo permettono si dedica all’arte della navigazione a vela e al violento gioco degli scacchi. La parola usata più di frequente è “pragmatismo”.

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