LIBRO DEL MESE DI LUGLIO – I PARTITI IN ITALIA DAL 1945 AL 2018

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di Luca Cappellini – La ricetta per avere le basi che consentano di entrare nella discussione politica con competenza sono una buona conoscenza dei fatti politici attuali, di quelli che hanno attraversato la storia e dell’impegno personale attraverso associazioni che si interessano di politica locale, seguendo e attivandosi nelle questioni del territorio, collaborando con la maggioranza o con l’opposizione che siede ai banchi nella giunta comunale del proprio comune.


Per non seguire la deriva del tifoso che interviene sui fatti politici valutando solo le migliori sparate del politico populista è necessario passare per la formazione e la conoscenza dei fatti politici leggendone la storia. Molto meno divertente che entrare nel breve post giornaliero sul fatto del giorno, con il proprio commento a pesare sulla bilancia che valuterà alla fine su chi ha maggior ragione in base al numero di insulti. E’ vero, è meno divertente, ma informarsi guardando lontano sia nel presente che nel passato genera maggiore soddisfazione e garantisce di potersi avvicinare all’ambizione di ritenersi un epistocratico o almeno nell’entrare nel seggio con una certa dignità.


Un buon inizio è avere ben chiaro come siamo arrivati alla situazione politica di oggi, partendo dalla fine della seconda guerra mondiale per seguire la formazione, evoluzione o dissolvimento dei partiti politici italiani. Pietro Ignazi nel suo libro “I partiti politici in Italia dal 1945 al 2018” ci spiega senza faziosità le caratteristiche dei piccoli e grandi partiti politici che si sono alternati sui banchi del parlamento e del senato. Tra i vari capitoli che spiegano caratteristiche e peculiarità delle più diverse formazioni politiche, Ignazi raccontata la storia di come si sono creati i governi, come hanno collaborato i partiti o come si sono affrontati nelle diversi stagioni italiane.


Per ogni partito viene fotografato un identikit che ne sintetizza le ideologie, l’organizzazione e come ha interagito con la società e le istituzioni.
Sapere come siamo arrivati alla situazione attuale passando per oltre cinquant’anni di storia politica italiana è un ottimo passo per non rischiare di essere manipolabili. Studiare la storia per avere una corretta visione del futuro non è mai stata così importante come adesso che davanti alla scheda elettorale la maggioranza tifa per la propria squadra senza sapere quando, come, dove è nata e dove vuole andare.
Buona lettura !

Luca Cappellini

Warehouse Stock Manager in azienda leader delle Grande Distribuzione Organizzata. Bibliomane appassionato e quando i quattro figli lo permettono si dedica all’arte della navigazione a vela e al violento gioco degli scacchi. La parola usata più di frequente è “pragmatismo”.

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