Quando la competenza inciampa in una semplice buca

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di Luca Cappellini – Ha fatto parlare molto l’ultima uscita di Grillo dal palco della manifestazione del Movimento 5 Stelle di Roma. Leggendo i giornali, scorrendo i Social e facendo zapping in Tv ci siamo indignati tutti perché sembra che Beppe abbia invitato i suoi a reagire organizzandosi in “brigate” e “indossando i passamontagna”.

La frase rimane discutibile e infelice visto il nostro recente passato. Molto più avvilente è come i media hanno fatto il classico taglia e cuci della frase per essere d’impatto e accendere la solita miccia ad uso delle tifoserie.

La frase completa, se riportata di seguito in maniera integrale, non avrebbe scatenato così tante polemiche e sarebbe stata meno “cliccabile”: “Siete i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza. Mascheratevi con il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti: mettete a posto marciapiedi, aiuole e tombini. Fate il lavoro e scappate”.


Il ruolo attuale dei media classici , giornali e tv, è molto discutibile anche perché hanno preso in prestito come al solito i pessimi usi e costumi dei Social, dove un titolo falso ma ben confezionato combinato ad un’immagine aggressiva rende molto di più che un’analisi seria e ponderata, che difficilmente verrà letta e capita dall’utente medio.


Anche il titolo “vero” rimane discutibile. Di questo nessuno ne ha parlato. Quando ci si dovrebbe esprimere su competenza e conoscenza molti preferiscono passare per una scorciatoia che a noi epistocratici non è permessa.


L’uscita di Grillo nasce da una notizia che ha coinvolto un cittadino della provincia di Monza. Ad una prima lettura dovrebbe farci schierare senza nessun minimo ripensamento in sua difesa. Un pensionato di Barlassina ha ricevuto una multa di 882 euro in quanto “posava del bitume a freddo su area destinata alla circolazione di veicoli e pedoni, senza avere né titolo e/o competenza in materia di posa bitume a freddo”. Il buon pensionato, di cui possiamo sicuramente apprezzare l’interesse per il bene comune, è stato difeso dai suoi compaesani e dall’opinione pubblica che hanno anche festeggiato quando un eurodeputato ha pagato la multa in favore di telecamera.


Fermarsi anche a questa ricostruzione non è corretto. Fotografare il riparatore di buche come eroe, l’eurodeputato come salvatore della patria e vigili e sindaco di Barlassina come il male del paese è ingiusto.


Scopriamo questa buca: prima di tutto risulta che il pensionato abbia segnalato più volte il problema della pericolosa buca in prossimità di un attraversamento pedonale. Ma lo ha fatto sui social e non sui canali ufficiali per comunicare con gli uffici del comune, se si fosse informato correttamente avrebbe avuto a disposizione oltre che una mail anche un’app dedicata.


I vigili messi a conoscenza dell’attività “privata” di manutenzione di suolo pubblico sono stati obbligati ad elevare la sanzione, come ha comunicato il sindaco che ha sottolineato quanto fosse dispiaciuto dell’accaduto.


L’eurodeputato pagando la contravvenzione, l’opinione pubblica difendendo il multato e Beppe Grillo urlando dal palco hanno incitato i cittadini a scendere in strada e a fare le manutenzioni in autogestione e di nascosto.


I rappresentanti delle istituzioni e le voci dell’opinione pubblica hanno perso un’altra buona occasione per valorizzare la competenza e indirizzare i cittadini verso le buone pratiche, coinvolgendoli a fare squadra con l’obiettivo di un vero miglioramento del bene comune. Il cittadino che vuole darsi da fare deve essere indirizzato ad utilizzare i canali ufficiali di comunicazione e segnalazione, invitato a partecipare con le associazioni alle tante attività in collaborazione con enti e amministratori pubblici.


Così come è stata narrata la vicenda ci troveremo il ragioniere Rossi che vernicerà le strisce pedonali sotto casa con lo smalto per metalli, facendo cadere il motociclista del primo piano alle prime gocce di pioggia.

L’architetto Bianchi che orgoglioso di aver riparato il lampione in fondo alla via non sa che il dirimpettaio a spasso con il cagnolino è stato folgorato per un cavo lasciato scoperto.

La professoressa Verdi che, creando una graziosa e colorata aiuola fiorita su quella rampa insignificante, non ha permesso ai mezzi di soccorso di poter assistere i due malcapitati.

La rampa aveva questa semplice ma fondamentale funzione. Inconsapevole e impreparata anche la professoressa ha avuto almeno il merito di avere a disposizione i fiori per il funerale per poter seppellire la competenza.

Per i due malcapitati non preoccupatevi, associazioni serie di cittadini e istituzioni stanno provvedendo alle loro cure.
Gli amministratori seri, assessori e sindaci di questi piccoli comuni ma con grandi competenze non inciamperanno in questa ennesima buca scavata dall’incompetenza.

Luca Cappellini

Warehouse Stock Manager in azienda leader delle Grande Distribuzione Organizzata. Bibliomane appassionato e quando i quattro figli lo permettono si dedica all’arte della navigazione a vela e al violento gioco degli scacchi. La parola usata più di frequente è “pragmatismo”.

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