Ma può un governo andare in crisi per delle patatine fritte? Il caso del cocktail di compleanno in Senato e il voto mancato sul dl lavoro. E la seconda carica dello Stato non fa una piega?

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di Stefania Piazzo – Nel paniere Istat, ogni anno, entrano ed escono voci che fanno tendenza nel costume e negli usi degli italiani. L’ultimo, in ordine di tempo, ad esempio, è stato il trasportino per i cani.

Ecco, sul fronte della politica occorre allargare il paniere degli impegni riconosciuti nell’attività parlamentare. I cocktail di compleanno, ad esempio. Così si eviteranno incidenti di percorso, come quello accaduto in commissione lavoro in Senato, mica una commissione pizza e fichi, considerando che l’assenza, o meglio, il ritardo di 15 minuti degli esponenti forzisti, ha fatto “cadere” la maggioranza. Uno scivolone cui è seguita, nelle liturgie dei lavori parlamentari, una capigruppo per riorganizzare il prosieguo delle sedute. Per non parlare delle reazioni politiche, dalla scissione dell’atomo al messaggio cifrato di Forza Italia agli alleati. Un mondo di reazioni. Invece…

Invece ascolti le dichiarazioni del vice-Mattarella, il presidente del Senato, la seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, affermare candidamente che “E’ stato un incidente di percorso, un ritardo di cinque minuti che ha provocato una serie di reazioni. Ciò non impedisce di dire che ho raccomandato sia i gruppi sia i rappresentanti del governo di trovare dei modi per cui non si debba sempre arrivare con l’acqua alla gola sugli emendamenti e sui tempi e spero che il mio richiamo a tutti abbia qualche esito positivo”. Ma ecco il cuore del problema: “Tutto è nato – ha aggiunto – perché c’era un cocktail di compleanno”, riferendosi al senatore Damiani.  (fonte Agi)

Ma davvero, per una tartina, un prosecchino, tutto questo casino? E’ scappata l’ora… La convivialità e le relazioni sono il sale della politica, sia chiaro. Ma forse sarebbe stato meglio che il patatrac in maggioranza, il secondo dopo quello dell’aprile scorso quando il governo fece male i conti e andò sotto sul voto, in aula a Montecitorio, sulla finanziaria, con una Giorgia Meloni allora in missione all’estero, incredula e sbigottita, fosse accaduto per una questione davvero politica. Non per delle patatine fritte. A proposito, c’era anche del mojito e un dj? Visto che siamo già passati per la politica da spiaggia.

Ridateci la prima repubblica.

Foto di Kobby Mendez 

Stefania Piazzo

Stefania Piazzo è una boomer del 1964, è giornalista professionista. Ha diretto diverse testate nazionali. Ha una profonda passione per gli animali. Educatore cinofilo, collabora con la Federazione nazionale dell'Ordine dei veterinari, ha fatto parte della prima task force del ministero della Salute per il benessere animale. Premio Oipa-Segretariato sociale Rai-Comune Roma, Premio internazionale San Rocco di Camogli, Premio San Francesco Comune Genova-Esercito Italiano, Premio Garante Comune Milano e altri riconoscimenti. Ha collaborato con l'Izs di Lombardia-E.R, Centro di referenza per i metodi alternativi. Ha due beagle e un gatto.

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