Libro del mese – Il secolo autoritario, secondo Paolo Mieli

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di Luca Cappellini – Fresco di stampa, la novità editoriale di Paolo Mieli ha preso subito posto sullo scaffale epistocratico. “Il secolo autoritario, perché i buoni non vincono mai”, parte nel descrivere il patto Molotov-Ribbentrop e i protocolli segreti che hanno condizionato gli anni in cui erano forti sullo scenario internazionale le dittature hitleriana e staliniana. I due regimi, avversari sulla terreno, confidenti per alcuni anni sulle carte segrete degli accordi che fecero i ministri degli esteri della Germania nazista e della Russia comunista, hanno condizionato le sorti dell’Europa nel secolo scorso, ma continuano a determinare la storia ai tempi di Putin e dell’invasione dell’Ucraina.


Secondo gli storici e l’opinione pubblica, il secolo autoritario è certamente il secolo scorso. Lo storico Mieli, partendo dai fascismi del novecento, prosegue con un volo storico passando per le fasi più significative, dove le forme di battaglia a favore della libertà non hanno dato i frutti sperati. Indaga sulle tracce degli autoritarismi del passato, partendo da Artemisia, la “tiranna” guerriera dell’antica Grecia, passando per la congiura di Catilina nella Roma Repubblicana, attraversando altri esempi durante il medioevo e negli ultimi secoli. Con altri esempi sulla geopolitica degli ultimi anni, dove pensavamo di essere giunti al termine di una stagione fatta di guerre e intrighi, inaugurando un nuovo periodo di pace e prosperità, Mieli conferma che sono stati piantati i semi per autoritarismi futuri che possono minare queste nostre speranze.


Nei molti esempi, sintetizzati in maniera comprensibile e precisa solo come chi ha grande competenza come Paolo Mieli sa fare, vengono elencati moltissimi riferimenti in ogni capitolo con una bibliografia completa ed esaustiva.


Dopo molti secoli di incertezze ed errori, nell’ultimo secolo appena trascorso, pensavamo di aver imparato dai peggiori esempi di autoritarismo, per una nuova stagione e un nuovo secolo di democrazia diffusa e diritti rispettati. Le cose non sono andate come avevamo previsto. Per difendere la democrazia e avere argomenti per migliorarla con proposte differenti, avere un riassunto degli errori e una panoramica geopolitica del passato sono necessari e ci obbligano ad inserire questo saggio nella nostra libreria epistocratica.

Abbiamo gli elementi attuali dei rischi futuri. Le conoscenze degli errori del passato.
Dopo secoli di lotte per la democrazia e battaglie per la libertà, potrebbe essere “Epistocrazia” il titolo di un nuovo capitolo della storia? Buona lettura!

Redazione

La Redazione - L’Epistocratico è il periodico dell’associazione Epistocrazia, che nasce a Milano nel 2019.
I soci fondatori, cittadini, liberi professionisti, hanno sentito la necessità di riportare al centro del dibattito, come requisiti base per una società ben governata ed eletta in modo consapevole, la competenza e la conoscenza.

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