Bollettino meteo ad uso politico

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di Luca Cappellini – Negli ultimi periodo tra schivare una grandinata e ripararci all’ombra in una giornata forse troppo calda, siamo costretti anche a schivare virtualmente una serie di post che negano il cambiamento climatico e ripararci in una buona lettura sull’argomento della climatologia mentre sul solito talk-show alcuni politici, con esempi bizzarri, smentiscono con le proprie tesi la direzione “troppo calda” che sta prendendo la nostra terra.


Cosa c’entra la politica che si azzuffa intorno ad una foto di un fresco ruscello sotto casa che vorrebbe essere la prova che il problema della siccità nel.mondo non esiste ? Perché si sono polarizzate le temperature tra destra e sinistra, tra chi conferma che va tutto bene e chi predica la fine del mondo ? L’impreparazione e la forte motivazione dei tifosi per seguire senza pensare alle tesi della propria “curva” ha invogliato a creare dei filoni “meteorologici” di una parte della politica. Negare studi scientifici che confermano i cambiamenti climatici, creare complotti che hanno l’obiettivo di vendere più auto elettriche, alimentare disinformazione per poter portare più preferenze nelle urne elettorali.


La discussione sulle temperature e la siccità è la cartina di tornasole di come si affrontano gli argomenti in una parte della politica mondiale. In Italia con oltre il 12% degli italiani che non credono nella scienza (fonte Censis) è facile per l’agitatore populista di folle negare gli studi scientifici sul cambiamento climatico mondiale con una semplice foto del proprio orticello rigoglioso e ben innaffiato.


Basterebbe leggere le definizioni di climatologia e meteorologia (di seguito descritte da Wikipedia) per capire che la.discussione che le raffronta ad ogni evento meteorologico locale non ha nessun valore e credibilità.


“La meteorologia è il ramo delle scienze dell’atmosfera e della Terra che studia i fenomeni fisici che avvengono nell’atmosfera terrestre e responsabili del tempo atmosferico.” (N.d.A – riferite a un breve spazio temporale, qualche giorno).
“La climatologia è la branca delle scienze della Terra e delle scienze dell’atmosfera che si occupa dello studio del clima, ovvero, scientificamente parlando, delle condizioni medie del tempo meteorologico in un periodo di tempo di almeno 20-30 anni”.


Ci siamo trovati con seri studi scientifici che indicano le tendenze su temperature, disponibilità dell’acqua nel mondo, previsione dell’aumento dei fenomeni violenti (suffragata dai dati dei danni e dei morti che stanno aumentando anno per anno) contrastati da semplici esempi di provincia, da una foto o un breve video che vorrebbero competere con eminenti scienziati e i loro anni di studi.


Quale senso ha fare una crociata per negare i cambiamenti del clima ? Che motivo c’è per negare gli effetti che abbiamo scietificamente provato e che faranno male ai nostri figli e nipoti ?
Il senso lo si trova quando si guardano i consensi elettorali. Il metodo funziona. Poco sforzo molta resa.


Come epistocratici dobbiamo impegnarci anche quando leggiamo un bollettino meteo. Una mezza giornata di pioggia non significa che la siccità che si misura con faticose rilevazioni che durano anni, sia stata risolta. Una rapida e leggera pioggia non leva la siccità dei nostri campi ma uno slogan a fine elettorale può rinforzare la pianta dell’ignoranza.


Seguiamo i complessi studi scientifici se abbiano la giusta preparazione, leggiamo qualche pubblicazione più semplice che ci traduca i dati, non ascoltiamo le semplici e invitanti soluzioni dei ciarlatani. Meglio vivere con la scienza che morire con I ciarlatani che confondono la meteorologia con la climatologia.

Luca Cappellini

Warehouse Stock Manager in azienda leader delle Grande Distribuzione Organizzata. Bibliomane appassionato e quando i quattro figli lo permettono si dedica all’arte della navigazione a vela e al violento gioco degli scacchi. La parola usata più di frequente è “pragmatismo”.

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